L’IMPORTANZA DELLA DIVERSIFICAZIONE VALUTARIA

Dopo nove mesi dall’emissione, focus sulle tre Scudo Valuta targate Barclays Plc

 

La crisi debitoria dell’area Euro ha reso nel corso dell’ultimo trimestre particolarmente vulnerabile la moneta unica, che nonostante il recupero dai minimi a oltre 10 mesi contro le principali valute si posiziona ancora su valori mediamente bassi nei confronti del dollaro e della sterlina britannica. In un simile contesto, con l’euro sotto lo scacco dei PIIGS e della difficile gestione del default greco, torna d’attualità l’importanza della diversificazione valutaria in ambito di asset allocation di portafoglio, in quanto capace di apportare extra-rendimento e una migliore gestione del rischio, in virtù della decorrelazione esistente tra l’euro e i principali indici del mercato azionario.

Guardando alle obbligazioni in valuta estera, meritano di essere tenute sotto stretta osservazione le tre proposte firmate Barclays Plc appartenenti al filone di emissione denominato Barclays Scudo Valuta. Stiamo parlando nello specifico della Scudo Valuta Australia 6,25% (Isin IT0006719436), Scudo Valuta Messico 6,70% (Isin IT0006719428) ed infine della Scudo Valuta Turchia 8,50% (Isin IT0006719444). Si tratta di tre proposte che consentono di avere accesso ad elevati rendimenti, esponendo l’investitore ad un non indifferente rischio di cambio, vista la volatilità dei sottostanti valutari, fattore tipico delle valute high yield.

Dato l’attuale contesto economico, per chi fosse alla ricerca di rendimenti obbligazionari sopra la media di mercato le emissioni su valute emergenti targate Barclays continuano ad offrire validi spunti operativi, considerata anche la solidità dell’emittente, uno dei pochi bancari rimasti con elevato rating che hanno subito solo marginalmente un aumento del proprio credit spread.

Scendendo nel dettaglio delle proposte, i tre bond, a fronte di un rendimento cedolare distribuito su base semestrale, espongono l’investitore ai rischi propri di un investimento in valuta scoperta. In particolare i sottostanti valutari prescelti sono l’Eur/Aud perla Scudo Valuta Australia, l’Eur/Mxn perla Scudo ValutaMessico e l’Eur/Try perla Scudo ValutaTurchia. E’ bene nuovamente sottolineare, come il rischio principale per l’investitore che decidesse di investire nei bond Barclays Scudo Valuta, risiede proprio nel rischio cambio, in quanto l’ammontare delle cedole e il rimborso a scadenza sono di fatto parametrati in base all’andamento del cambio sottostante. Pertanto si comprende come le fluttuazioni delle valute potrebbero incidere in maniera consistente sulle performance finali dell’investimento. Nello specifico, nel caso in cui si assistesse a una diminuzione del valore delle valute emergenti, ovvero si registrasse un apprezzamento dei tre cambi valutari sopra citati, i rendimenti in euro delle tre obbligazioni sarebbero penalizzati. Diversamente, qualora il dollaro australiano, il peso messicano o la lira turca si apprezzassero rispetto alla moneta unica, con conseguente decremento dei tassi di cambio di riferimento, il ritorno delle obbligazioni targate Barclays aumenterebbe.

Prima di analizzare i possibili scenari di rendimento in base agli attuali livelli, intendiamo focalizzarci sul ritorno che tali bond hanno garantito ai loro possessori dall’emissione, in funzione dell’andamento delle valute sottostanti e quindi considerando, oltre alla cedola semestrale, anche i movimenti del tasso di cambio implicito sottostante.

A partire dall’emissione, avvenuta il 14 aprile 2011, l’Eur/Aud registra una flessione del 10% con i corsi della Scudo Australia in lettera a quota 101 euro. Sostanzialmente in pari il saldo per il peso messicano contro l’euro, con l’Eur/Mxn in aumento dello 0,8% e il bond ad esso connesso in lettera a quota 102,5 euro, in virtù di un facciale più elevato. Infine, nonostante la debolezza generalizzata dell’euro, la moneta unica mantiene una notevole forza relativa contro la lira turca, con l’Eur/Try a quota 2,3733 che registra un apprezzamento di circa l’8% dall’emissione e i prezzi della Scudo Turchia in flessione dai 100 euro nominali, a 97,75 euro.

ANALISI DI SCENARIO

Nella tabella Analisi di Scenario, sono stati elaborati tre distinti scenari di prezzo delle valute sottostanti, in modo da far comprendere in che modo i movimenti delle stesse, risultino influenzare lo yield to maturity delle rispettive obbligazioni. In particolare, partendo dai valori attuali esposti in lettera sul MOT di Borsa Italiana, sono state effettuate una serie di simulazioni, considerata la scadenza delle tre obbligazioni prevista per il 14 aprile2016. Inparticolare, si nota come il prezzo al di sotto della pari della Scudo Turchia, permetta di beneficiare, unitamente all’elevato facciale, di ritorni nettamente superiori rispetto alle altre due proposte. A conferma delle potenzialità dell’emissione in valuta turca, si apprezzino l’andamento grafico del relativo sottostante valutario, a poca distanza dai massimi assoluti, e i recenti dati macroeconomici che mostrano un tasso di crescita sostenuto perla Turchiache potrebbe nel tempo, grazie anche alle attese mosse di politica monetaria del governo di Ankara, spingere ad un apprezzamento della lira turca contro l’euro.