LA STORIA DEI CERTIFICATE AWARDS
Con una nota diffusa nella tarda serata di ieri, l’agenzia statunitense Moody’s ha annunciato di aver tagliato il rating sul merito creditizio dell’Italia di ben tre gradini. La notizia era attesa, dopo il downgrade operato da Standard&Poor’s solamente due settimane prima, e non ha scosso più di tanto i mercati finanziari. L’equilibrio resta tuttavia precario, sulla Borsa milanese come sulle principali piazze del Vecchio Continente, e pertanto ancora una volta è consigliabile indossare l’elmetto prima di affrontare la battaglia quotidiana dei mercati. Una soluzione più volte proposta potrebbe essere quella di volgere il proprio sguardo ai cosiddetti “sotto100”, ossia quei certificati a capitale protetto che per via della loro quotazione sotto la pari sono in grado di rendere un seppur minimo rendimento a scadenza. In questo momento particolare, che vede i bond governativi e corporate sotto pressione ( Dexia su tutti), lo scenario si presenta con dei tratti per certi versi inediti. Il Punto Tecnico, al suo ritorno dopo una settimana di assenza, affronta il tema dei rendimenti in salita per i Top 20 della speciale classifica dei “sotto100”e propone una chiave di lettura del perché ciò stia accadendo in maniera non omogenea. Chi non vuol sentir parlare di protezione del capitale troverà nel nuovo Sprint legato al titolo Enel una buona opportunità per cavalcare l’auspicato rimbalzo con una leva che agisce solo in una direzione, mentre chi ama i compromessi potrà individuare nel CP 45 Bonus il certificato migliore per tutte le stagioni. Come non ricordare, però, che proprio oggi, mercoledì 5 ottobre, si chiudono le votazioni al pubblico per i migliori emittenti e certificati dell’anno. Ancora poche ore e entrerà in gioco la giuria specializzata, che darà seguito al lavoro iniziato da voi, che anche per questa quinta edizione avete dimostrato di voler dire la vostra votando in massa sul nostro sito.