A TUTTO RINNOVABILE
Unicredit lancia sul mercato 7 nuovi Open End legati alle energie rinnovabili
L’incidente avvenuto lunedì nella centrale di Marcoule, situata molto vicina ai confini italiani, a sei mesi di distanza dalla catastrofe di Fukushima, getta nuova benzina sul fuoco sul tema della sicurezza nucleare. I governi di mezzo mondo, sull’onda emotiva del disastro giapponese, avevano già posto le basi per un maggiore utilizzo delle energie alternative e ora c’è da scommetterci che il dibattito si farà nuovamente più acceso. Si torna quindi prepotentemente a parlare del ruolo sempre più importante che le energie rinnovabili, a discapito del nucleare, avranno nel nostro futuro. Il mondo finanziario, da ormai qualche anno, si sta muovendo in questa direzione proponendo una serie di prodotti di investimento, in primis certificati, legati direttamente o indirettamente alle principali fonti di energia alternativa. Tra le ultime proposte giunte in quotazione sul mercato secondario si segnalano sette Open End firmati UniCredit Bank, concepiti per consentire la replica lineare, ovvero senza alcuna opzione accessoria, di altrettanti indici azionari calcolati dalla Structured Solutions AG, che puntano sul settore delle energie rinnovabili sia a livello globale che nello specifico dei paesi emergenti. L’offerta tocca tutte le sottocategorie che comprendono le cosiddette “Clean Energy”, a partire dall’energia eolica coperta dall’indice Solactive Global Wind Energy, passando dalle risorse derivanti dall’acqua, con il Solactive Global Water Energy e le bio-energie, con il Solactive Global Bio-Energy, per finire con l’energia solare coperta dagli indici Solactive Global Solar Energy e Solactive EM (n.d.r Emerging Market) Solar Energy. Non potevano mancare, a chiudere l’offerta, le energie rinnovabili nel loro complesso che nello specifico possono essere seguite con i Solactive Renewable Energy, sia nella versione EM che Global. Quest’ultimo è l’unico certificato della serie ad essere quotato sia su Cert-X di EuroTLX, dove è negoziata l’intera emissione, che sul Sedex di Borsa Italiana.
Come si diceva in precedenza, gli indici sono azionari e pertanto replicano l’andamento di un paniere di società quotate, selezionate per criteri di capitalizzazione di borsa, che operano nei rispettivi settori di appartenenza. Prendendo proprio a riferimento i Renewable Index, il Global conta al suo interno le migliori 100 società con la maggiore capitalizzazione di mercato che operano nel settore delle “energie rinnovabili”. Inoltre per ogni settore devono essere presenti da un minimo di 5 aun massimo di 50 società. Per la versione “EM” sono invece previste un numero complessivo di 25 aziende. Tutti gli indici sono esposti in euro e pertanto non è presente sull’investimento il rischio cambio diretto mentre è prevista una commissione di gestione annua pari allo 0,50% annuo. Trattandosi di certificati Benchmark Open End, si specifica che non è imposto dall’emittente alcun vincolo temporale in termini di scadenza; ciò consente, tra l’altro, l’utilizzo dei nuovi certificati “rinnovabili” anche per scopi di costituzione di piani di accumulo.