UBS REPLICA SULLE TERRE RARE
La banca Svizzera punta nuovamente sulle terre rare con un Express al 12% di coupon
Dopo l’emissione “delta uno” distribuita in quotazione lo scorso mese di aprile, che ha suscitato particolare interesse per l’originalità del tema di investimento ma che, a causa dell’aggravarsi della crisi che sta travolgendo tutti i settori industriali, sta performando negativamente perdendo circa il 30%, UBS rilancia nuovamente il tema delle terre rare facendo sbarcare in quotazione sul Sedex un inedito certificato che, a differenza del primo, slega il payoff dall’andamento lineare del basket e si arricchisce dell’opzione di rimborso anticipato del capitale. Prima di analizzare nel dettaglio la formula scelta per questa seconda emissione, è utile ricordare che le terre rare sono 17 “metalli rari” che costituiscono gli elementi chimici di base per la realizzazione di molte delle tecnologie attuali, trovando applicazione nella costruzione di batterie che alimentano le auto elettriche e ibride e di tutti i dispositivi elettronici portatili di largo consumo come ad esempio cellulari e pc portatili. Tra le prime aziende mondiali non cinesi operanti nel campo dell’estrazione delle terre rare figurano la statunitense Molycorp, le australiane Lynas e Alkane Resources e le canadesi Rare Element Resources e Avalon Rare Metals. A queste si aggiunge, sebbene il suo raggio di azione non si limiti all’estrazione delle terre rare, la conosciutissima società mineraria Rio Tinto Plc. Proprio quest’ultima ela Lynas Corporation, società di origine australiana che possiede uno dei più grandi giacimenti di estrazione delle terre rare in Australia e sta terminando la costruzione di un importante sito di estrazione in Malaysia, rappresentano i due titoli azionari scelti da UBS per l’emissione dell’Express certificate che dal primo settembre è disponibile in Borsa Italiana. In dettaglio, il certificato ha una scadenza biennale ma a dodici mesi dall’emissione, ossia il 23 luglio 2012, prevede che venga effettuata una rilevazione dei livelli ufficiali delle due azioni sottostanti ai fini del possibile rimborso anticipato: in particolare, una rilevazione di Rio Tinto almeno pari a 4376,5 GBp e di Lynas Corp di almeno 1,94 Aud darà modo all’opzione autocallable di esercitare il proprio payoff e di far terminare anzitempo la durata dell’investimento, riconoscendo in aggiunta al rimborso dei 100 euro nominali un premio del 12%.
Attualizzando le dinamiche di prezzo, i due titoli hanno subito la negatività estiva dei mercati azionari scendendo rispettivamente a 3525 GBp, a circa 20 punti percentuali dal livello iniziale, e 1,690 Aud, in calo del 12,88%. Il ribasso subito dalle due azioni minerarie ha naturalmente fatto scivolare anche il certificato e di conseguenza ha fatto salire il premio per il rimborso: infatti, un eventuale acquisto agli attuali 89,70 euro, darebbe modo a questo punto, in caso di recupero dei due titoli fino ai rispettivi strike, di ottenere un rendimento più che doppio rispetto a quello iniziale, ossia il 24,86%. Tuttavia, le probabilità di assistere al rimborso in anticipo sulla scadenza naturale del 22 luglio 2013 non sembrerebbero molte, almeno fino ad oggi e sulla base dell’attuale contesto di negatività. Per questo motivo, fermo restando che un eventuale recupero dei rispettivi strike iniziali produrrà un rimborso di 124 euro, per un rendimento complessivo del 38,23% sulla base dei correnti 89,70 euro di quotazione, risulta avere una notevole importanza la protezione condizionata del capitale alla scadenza. Più nello specifico, i 100 euro nominali saranno garantiti, dando così luogo a un rendimento dell’11,48% sull’attuale valorizzazione, a condizione che il peggiore tra i due titoli sia riuscito a non perdere oltre il 50%. Specificando che la barriera è di natura discreta, ovvero verrà osservata solo ed esclusivamente alla data di valutazione finale, l’ultimo scenario possibile prevederà il rimborso del nominale diminuito della performance negativa subita dal peggiore tra i Rio Tinto e Lynas, alla stregua di un classico Benchmark.