LA LOCOMOTIVA TEDESCA ACCUSA IL COLPO
L’epilogo che meno ti aspetti, la fine di un’era contrassegnata dalla tripla AAA permanente, ha sancito la scarsa utilità del braccio di ferro tra i repubblicani e i democratici statunitensi che ha tenuto banco sui mercati per diversi giorni prima della scadenza del 2 agosto. Una decisione, presa dall’agenzia di rating Standard&Poor’s nella serata di venerdì, con i mercati americani ancora aperti, ma comunicata solamente dopo che la Federal Reserve ha potuto replicare con una nota, alle due di notte in Italia, che sebbene fosse in qualche modo attesa dai mercati, ha provocato un terremoto sui listini d’Oltreoceano. Il Black Monday tanto temuto si è infatti materializzato sprigionando un’infinita serie di ordini di vendita su tutti i titoli dello S&P500, che per la prima volta nella sua storia ha visto chiudere tutti i componenti in territorio negativo segnando a fine seduta una caduta libera di quasi sette punti percentuali. In questo contesto di globale negatività, l’elemento di novità è stata la pesante flessione dell’indice tedesco. Capace di tenere botta anche nei momenti di maggior ribasso degli altri indici del Vecchio Continente, il Dax ha pagato pesantemente dazio nelle ultime due settimane, perdendo un quarto del proprio valore. Come conseguenza del deragliamento della locomotiva tedesca, si è registrato sul segmento dei certificati il primo evento barriera per un Bonus Cap legato all’indice Dax, ma anche un notevole balzo in avanti dei quattro Reverse Bonus targati Deutsche Bank. Passando dal Dax di Francoforte, protagonista dell’Approfondimento, al FTSE Mib di Piazza Affari, il Certificato della settimana non poteva che essere il Benchmark sul FTSE Mib Short Strategy, emesso da Unicredit con un timing eccezionale lo scorso mese di maggio. Augurandovi buone ferie, la redazione del Certificate Journal vi da appuntamento con la prossima uscita a giovedì primo settembre.