Calendario 2011 al giro di boa
Mancano pochi giorni alla fine del primo semestre ed è quindi il momento di tornare a parlare del “calendario dei certificati”, proposto per la prima volta sul CJ numero 212 dello scorso 19 gennaio.
Dopo una partenza sprint, che aveva spinto i maggiori indici azionari in rialzo di oltre il 10%, a partire dal mese di maggio l’umore è decisamente peggiorato e il risultato, dopo sei mesi di alti e bassi, è di sostanziale parità per gli indici del Vecchio continente. Unica eccezione, come accade ormai da molto tempo, il Dax di Francoforte, che sfruttando la sua composizione settoriale prevalentemente industriale e la scarsa presenza di titoli bancari sta archiviando il semestre con un guadagno superiore al 5%. Più nel dettaglio, il FTSE Mib a Piazza Affari a poche sedute dalla chiusura del semestre segna una variazione negativa dello 0,46% mentre solo frazionalmente positivo è l’indice Eurostoxx 50. Negli Stati Uniti, nonostante la correzione dell’ultimo mese, il Dow Jones è in rialzo del 5,29%, di poco superiore al 3,01% guadagnato dall’indice S&P 500. Per quanto riguarda la volatilità dell’indice delle blue chip della zona Euro, dopo la violenta impennata di metà marzo nulla è cambiato rispetto ai livelli di fine 2010. Alla luce di questi dati, si può pertanto dire che lo scenario auspicato a inizio anno, per riuscire ad ottenere il massimo dai certificati selezionati per il calendario, ha effettivamente preso corpo. Il bilancio che possiamo stilare, al giro di boa, è quindi pienamente soddisfacente e le prospettive per i sei certificati che ancora attendono di essere rimborsati sono incoraggianti. Passando alle novità che troverete in questo numero, un focus sui Fix Cash Collect nel Punto Tecnico e l’analisi del nuovo Index Express di UBS, per la prima volta agganciato al titolo Unicredit per rendere ancora più ricca la posta in palio. Buona lettura!
Pierpaolo Scandurra