Mini Future a raggi X

Sotto la lente i nuovi certificati leverage di Barclays sul FTSE Mib. Focus sui costi e sulla leva

Come anticipato nello scorso numero del Certificate Journal, da una settimana il segmento leverage del mercato Sedex di Borsa Italiana è in grado di offrire nuovamente un’opportunità di diversificazione in termini di emittente, a chi sceglie di utilizzare gli strumenti a leva per i propri investimenti. La novità, presentata in anteprima all’ITForum di Rimini, è firmata Barclays e consiste nell’emissione e quotazione di tre Mini Futures con facoltà long e altrettanti con facoltà short, tutti legati all’indice italiano. Più rischiosi, per natura e strategia, dei classici investment certificate, i leverage hanno dalla loro un’immediata reattività ai movimenti del sottostante e pertanto si prestano perfettamente anche per un utilizzo di brevissimo termine, ovvero anche per un’operatività intraday. Proprio i trader e gli heavy trader, cioè coloro che effettuano decine di operazioni giornaliere, sono la clientela target dei certificati leverage ma ciò non toglie che anche chi abbia l’esigenza di sfruttare la leva finanziaria per impegnare una minore porzione di capitale, quindi per estrarre liquidità dal portafoglio, oppure l’investitore che desideri effettuare strategie di hedging di portafoglio, possa trovare in questi strumenti un valido tema di investimento.

Prendendo spunto proprio da quest’ultima emissione, con l’obiettivo di definire correttamente i concetti che gravitano attorno alla categoria dei certificati leverage, concentreremo questa settimana il Punto Tecnico sulla leva e sui costi legati alla tenuta della posizione di un certificato Mini Future.

DEFINIZIONE

I Mini Future consentono al portatore di partecipare con un impiego di capitale relativamente basso, grazie all’effetto leva, alle variazioni di prezzo dell’attività sottostante in misura più che proporzionale. La performance del sottostante viene cioè amplificata al rialzo o al ribasso esponendo l’investitore anche alla perdita dell’intero capitale, tuttavia senza rischiare più del capitale  investito grazie al  meccanismo dello stop  loss. Andando più nel dettaglio, acquistare un Mini Future long equivale ad acquistare il sottostante al suo valore corrente e vendere contestualmente un’obbligazione con un coupon giornaliero e con un valore nominale pari al Financing Level del giorno di acquisizione, rendimento pari al tasso di interesse predefinito (costo di provvista) e scadenza uguale a quella del Mini Future long. Viceversa, acquistare un Mini Future short equivale ad acquistare l’obbligazione con le caratteristiche sopra citate, e contestualmente vendere allo scoperto il sottostante al suo valore corrente.

LE PROPOSTE DI BARCLAYS

Sono sei le nuove proposte di Barclays che consentono di puntare, con esposizione in leva differenti, ai movimenti al rialzo o al ribasso dell’indice FTSE Mib. Entrati in quotazione lo scorso 16 maggio, dopo solo una settimana i sei certificati hanno subito una ragguardevole rettifica dei Financing Level per effetto del corposo stacco dei dividendi che ha interessato Piazza Affari. Infatti, nei Mini Future è previsto un meccanismo di aggiornamento periodico dello strike (giornaliero) e del livello di stop loss (mensile). Gli interessi dovuti dall’investitore, come effetto del finanziamento percepito rispetto alla leva offerta, sono infatti cumulati giornalmente allo strike invece di essere corrisposti anticipatamente al momento dell’acquisto del certificato e il livello di stop loss viene aggiornato mensilmente in maniera tale da lasciare sempre inalterato in termini percentuali lo scostamento tra livello di stop loss e strike.

In riferimento al recente stacco dei dividendi del FTSE Mib, avvenuto il 23 maggio, i Financing Level  sono stati adeguati secondo l’entità del dividendo (409,03 punti) garantendo in tal modo una sostanziale neutralità nella posizione dell’investitore. Nella pratica, però, se gli short vengono adeguati dell’intero  importo del dividendo, i Mini Long subiscono un adeguamento del 75%  circa del valore atteso per effetto del diverso trattamento fiscale.

SCENARI A CONFRONTO

Con l’obiettivo di valutare in che modo i Mini Future siano in grado di replicare l’andamento del relativo sottostante, si ipotizzino per il Mini Long con maggiore leva (identificabile con codice Isin GB000B52X7223), tre scenari a 3 mesi con variazioni dell’indice rispettivamente pari a -2% ; 0% ; +2%.

La parte in arancione del grafico “scenari a confronto” rappresenta il valore del certificato nei tre scenari proposti. La parte in blu rappresenta lo strike ossia la parte finanziata dell’emittente per la replica del sottostante tecnicamente definito Financing Level. Lo strike level sarà quindi dato dallo strike alla data iniziale a cui si somma il costo della provvista maturato giornalmente decurtato dei dividendi. La parte in rosso del grafico, invece, rappresenta la provvista, ossia il costo che l’emittente richiede per il finanziamento dell’effetto leva. Prendendo ad esempio il certificato sopra menzionato, ai prezzi del 24 maggio, il “funding cost” a 91 giorni risulta pari a circa 211 punti indice, che verranno decurtati dalle performance, positive o negative, del certificato. Ciò implica, quindi, che anche in corrispondenza di un scenario neutrale, cioè nell’ipotesi che il FTSE Mib si mantenesse sui correnti 20580 punti, non si ritornerebbe in possesso dell’intero capitale investito.

LA LEVA

Diversi livelli di finanziamento, comportano diverse esposizioni ai movimenti del sottostante. Un effetto leva più alto, infatti, è associato ad un rischio intrinseco maggiore dello strumento in quanto saranno più elevate le possibilità di raggiungere il livello di stop loss e quindi di giungere alla liquidazione anticipata del prodotto. Infatti la leva si ottiene dividendo il valore del sottostante per il prezzo del certificato e moltiplicando il tutto per la parità cioè:

leva = (S / C) * multiplo

Dove S è il valore corrente del sottostante, C è il prezzo corrente del certificato e il multiplo rappresenta la parità (0,0001). Ne consegue che sarebbe consigliabile investire in certificati con maggiore effetto leva solo quando si ritiene prossimo un deciso movimento nella direzione desiderata, scegliendo accuratamente quindi prodotti con strike adeguato. E’ utile sottolineare come i Mini Future non sono strumenti a leva fissa. Si comprende, infatti, come la leva finanziaria sia legata all’andamento del sottostante e in particolare come questa diminuisca all’aumentare (diminuire) del corso del sottostante nel caso di un Mini Long (Mini Short).